diritti civili

L' Art. 18 non si tocca - Maurizio Landini

 dal blog di Beppe Grillo

"Saluto tutti gli amici del Blog di Beppe Grillo, sono Maurizio Landini, Segretario Generale della Fiom CGIL che è il sindacato degli operai e degli impiegati metalmeccanici in Italia. Credo che la decisione del Presidente del Consiglio e del Governo di modificare l’Art. 18, risponda a un’idea sbagliata in cui si pensa che per uscire da questa crisi bisogna lasciare fare alle imprese quello che ritengono più opportuno, compresa la libertà di licenziare. Maurizio Landini

Intervista a Maurizio Landini, Segretario Generale FIOM

(http://www.youtube.com/watch?v=xwho6ENzpe8)


Scelte politiche precise   Sono 20 anni che l'idea che il mercato da solo può risolvere i problemi è stata utilizzata. Siamo di fronte a una situazione di una gravità senza precedenti e il problema oggi in Italia non è quello di licenziare più facilmente, ma è di superare la precarietà, di creare nuovi posti di lavoro, di investire per un diverso modello di sviluppo, di tutto questo non si sta parlando e invece dovrebbe essere questo il centro dell’azione del governo.

Usa, raggi a microonde per scottare i manifestanti

 di Enrico Piovesana *

La libertà di manifestazione negli Stati Uniti è sempre più a rischio, a giudicare dalle nuove leggi sull’ordine pubblico e dai nuovi sistemi d’arma ‘non letali’ per il ‘controllo delle folle’ che il Pentagono continua a pubblicizzare.

 

Nei giorni scorsi è stata organizzata nel poligono militare di Quantico, in Virginia, una nuova presentazione alla stampa del sistema di deterrenza attiva ‘Silent Guardian’, prodotto dall’azienda Raytheon per il Programma armi non letali del dipartimento della Difesa. Si tratta di un raggio di microonde che viene sparato da una parabola montata su camion o su un blindato contro i dimostranti, causando nei loro corpi un superficiale ma insopportabile bruciore che li costringe a disperdersi.

Democrazia e Grandi Opere

 di Furio Colombo *

La democrazia ha un limite. Finisce dove cominciano le grandi opere. Sentite Violante: “Ci sono molti modi legali di contestazione. Dopodiché se si deve fare o no una grande opera non lo possono decidere i cittadini, perché riguarda molti altri che gli abitanti, mettiamo, di Bussoleno.(…). Poi deve scattare una solidarietà reciproca. Anche il cittadino deve dare dal basso la solidarietà all’opera pubblica. Senza grandi opere nessun Paese si sviluppa.” (Il Corriere della Sera, 5 marzo 2012). In questo testo esemplare le parole chiave sono “consultazione”, che significa che puoi presentarti e dire la tua opinione e poi tornare a casa; “solidarietà”, che è richiesto come un sentimento a senso unico: dei cittadini verso lo Stato, non dello Stato verso i cittadini;

Lo strabismo referendario dei sostenitori del Mattarellum

(da RIFORME ISTITUZIONALI)

Con un'intervista al quotidiano Europa, l'Avvocato costituzionalista Alessandro Pace (per il Mattarellum) spiega, in due battute, le ragioni di fondo per le quali il secondo quesito abrogativo è (per lui) da ritenere ammissibile.

 

Secondo il comitato referendario, l’abolizione dei singoli articoli della legge Calderoli porterebbe alla “riespansione” della legge Mattarella, prima ancora che alla sua semplice “reviviscenza”. E per un motivo molto semplice: «Il Mattarellum – spiega Pace – non è stato semplicemente abrogato, ma si è derogato a un principio, che è quello della razionalità, sul quale si basano gli stati legislativi». Le “irrazionalità” sono tante, a partire dalle liste totalmente bloccate («Esistenti in Italia solo sotto il fascismo») e dall’eccessivo premio di maggioranza.

Millecento morti sul lavoro nel 2011

    Il giorno di Natale lo dedico ai lavoratori che hanno perso la vita nel 2011. Più di 1000 non sono tornati a casa dalle loro famiglie. E' una guerra senza tregua cha va avanti da decenni, ma sembra che non interessi a nessuno. Il profitto viene sempre prima della sicurezza dei lavoratori. La sicurezza costa, la morte di un dipendente costa meno, talvolta, grazie alle leggi italiane, quasi nulla. I parenti delle vittime di un'economia e di una società malate passeranno il primo Natale senza un padre, un figlio, un marito. A loro vanno il mio cordoglio e un abbraccio.

Il Grande Partito Unico Italiano

Svendere i beni dello Stato, ridurre diritti e tutele, cancellare i referendum sui beni comuni, ridurre le libertà di dissenso, militarizzare la Val di Susa. Praticamente assenti azioni contro corruzione, mafie, evasione fiscale, lavoro nero.
Sono i contenuti delle misure che si stanno approvando.

PDL, UDC e PD dietro l’ombra di Monti garantiscono il programma. In cambio un accordo, (che si discute dietro le quinte ), per “aggiustare” il sistema elettorale e “blindare “ il nuovo Parlamento con un mattarellum ritoccato, per impedire qualunque possibilità di cambiamento o l’ingresso di nuove forze. Il sistema dei partiti si spappola e per sopravvivere  nasce il Grande Partito Unico italiano.
Di seguito un primo intervento sulle misure di Francesco Piccioni.

 

Tagli a tutto spiano Privatizzazioni obbligatorie
Amaro il prezzo che vogliono farci pagare per liberarci di Berlusconi: salvare l’Italia per arricchere l’1% degli italiani e ammazzarne il 99%.
di Francesco Piccioni *

Guerra alla Rete

     di Beppe Grillo

Forse siamo arrivati al dunque, alla resa dei conti. Questa gentaglia vuole chiudere la Rete. Non può farlo per decreto e allora crea leggi su leggi per limitare, circoscrivere, oscurare. L'annuncio di Wikipedia che chiude il suo sito alla consultazione è una reazione a un atto gravissimo che limita la libertà di opinione. La legge Alfano, noto da tempo per la super porcata del Lodo Alfano, è un atto di guerra contro l'informazione libera, peggio delle leggi fasciste, peggio di tutto. Se chiudono la Rete nessun dialogo sarà più possibile e non ci sarà alcuna alternativa alla piazza.

Uniti per un cambiamento globale

  Appello lanciato dai movimenti spagnoli per la giornata di mobilitazione europea del 15 ottobre

 

Il 15 Ottobre cittadini e cittadine di tutto il mondo scenderanno in piazza per mostrare la loro indignazione per la perdita dei nostri diritti per mano dell’alleanza fra le grandi corporazioni e le classi politiche. Da Democracia real Ya (Vera democrazia Ora) vi invitiamo a partecipare a questa azione pacifica di protesta internazionale, accogliendo questo invito o realizzandone di vostre nella stessa data.  E’ arrivato il momento di alzare la voce. E’ in gioco il nostro futuro, e nessuno può fermare la forza di milioni di persone quando si uniscono con lo stesso obiettivo.

Indignados d’Israele

       di Eugenio Roscini Vitali *

Pressato dalla questione turca e dall’eterno problema israelo-palestinese, Netanyahu deve fare i conti con la più grande protesta sociale della storia dello Stato ebraico. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in almeno 16 città israeliane, da Tel Aviv a Gerusalemme, da Haifa a Eilat, gente decisa ad ottenere dall’establishment cambiamenti reali per una politica economica e sociale più solidale.  Il movimento, nato per iniziativa di un gruppo di militanti dell’Unione degli studenti universitari con il primo grande sit-in del 23 luglio scorso a Tel Aviv, ha ormai coinvolto l’intero Paese, mobilitando in modo trasversale la generazione giovanile e la classe media, persone che chiedono a gran voce più equità e meno liberismo.

L’imbroglio di mezza estate dei referendum elettorali

di Massimo Marino *

Mentre gli italiani leggono con apprensione crescente i contenuti delle manovre di bilancio del governo e le eventuali mosse della cosiddetta opposizione parlamentare, per scoprire quanto e in che forme dovranno pagare il deficit accumulato dagli attila che hanno governato il paese negli ultimi 15 anni, un ciclone silenzioso, ma altrettanto preoccupante, si sta abbattendo sul paese attraverso diversi tentativi di demolire ulteriormente quel poco che resta di sistema democratico e di rappresentanza attraverso la presentazione di modifiche del sistema elettorale parlamentare per via referendaria.