diritti civili

Democrazia diretta, occasione a Cinque stelle

 di Donatella Della Porta *

 

Alcuni temi dei movimenti, la protesta e le richieste di democrazia partecipativa si ritrovano nell’agenda del Movimento Cinque Stelle. C’è uno spazio per un’altra politica?

Certamente non è il migliore risultato elettorale possibile ma, per i movimenti anti-austerity, neanche il peggiore. Due altri risultati sarebbero stati certamente molto più rischiosi. Una, vicinissima, vittoria della destra, con o senza Monti, avrebbe portato continuità nelle politiche di riduzione dei diritti sociali e del lavoro che dal governo Berlusconi sono migrate al governo di “grande coalizione” guidato da Mario Monti. Questo risultato elettorale avrebbe sicuramente portato a riempire le piazze, ma con molti incerti risultati. Il secondo risultato certamente peggiore di quello che abbiamo davanti sarebbe stata una maggioranza possibile PD-Monti con, ancora, continuità con il governo precedente sia in termini di politiche ultra-neoliberiste, e la perdita di potenziali alleati (sindacato e associazionismo di sinistra) perduto per la protesta.

La sinistra e Grillo: Perché questa ostilità?

di Lanfranco Caminiti *

Beh, il mio endorsement l’ho già fatto tempo fa, voto per Grillo. Penso che il risultato di queste elezioni si sia in buona parte già deciso con le primarie del Pd e la sconfitta di Renzi, l’unico in grado di scombussolare gli schieramenti e toglierci dalla palude del berlusconismo–antiberlusconismo. Vorrei parlare qui dell’ostilità fortissima che a sinistra si è radicata contro il movimento 5 stelle. L’ho detto un po’ di tempo fa: questo tempo politico ha al centro “il sistema dei partiti”, come gli anni Novanta furono caratterizzati dalla questione territoriale, interpretata poi dalla Lega come frattura nord/sud.

 

Quei sabotatori della costituzione

 di Salvatore Settis *

 

I becchini della Costituzione non perdono occasione per difenderla (a parole) mentre le scavano alacremente la fossa. Si perdono in elogi estetici o nostalgici ("è proprio bella", "ma quanto erano bravi i Costituenti"), ma coprono di insulti chi si azzarda a difenderla sul serio. Benigni, naturalmente, "è solo un comico", ergo avrebbe dovuto tacere; se poi chi prova a difendere la Costituzione è un cittadino qualsiasi, allora sarà certamente "un conservatore". Si diffonde intanto la chiacchiera da bar secondo cui la prossima legislatura (i cui senatori e deputati saranno scelti mediante il Porcellum) dovrebbe, Dio sa perché, segnare una "fase costituente".

 

Arabia Saudita, donne tracciate elettronicamente: arriva un SMS al marito se la moglie vuole fuggire

      di Candido Romano *

Non possono guidare o viaggiare senza il consenso scritto del marito, da qualche giorno sono anche rintracciabili elettronicamente: è la condizione delle donne in Arabia Saudita. Nel paese arabo è entrato in vigore, infatti, un nuovo sistema che avverte il marito via SMS se la moglie attraversa il confine o se si reca presso un aeroporto internazionale per lasciare il paese.

Intervista alla blogger tunisina Leena Ben Mhenni

 di Giuditta Pellegrini *

Leena Ben Mhenni rappresenta la nuova generazione di giovani tunisini che da tempo si battono per una democrazia laica e incentrata sulla partecipazione popolare. Il suo blog, A tunisian Girl (atunisiangirl.blogspot.it), più volte vittima della censura attuata dalla dittatura di Ben Ali, e una delle maggiori fonti di informazione per attivisti e giornalisti durante la rivoluzione, torna a rivestire il ruolo di importante voce critica in un momento in cui l’assemblea costituente eletta a ottobre con il compito di redigere la nuova costituzione e guidata dal partito islamista di maggioranza Ennahdha, sta raccogliendo sempre maggiori dissensi a causa delle sue mancate promesse e per le numerose proposte che minano le libertà personali.

 

Malala, 14 anni. Raccontate la sua storia ai vostri figli

Malala è una ragazzina  pakistana della regione dello Swat. Dei talebani l’hanno spiata, seguita e le hanno sparato alla testa e al collo perché a loro detta diffondeva tramite il suo blog idee laiche e occidentali, quindi oscene. 
 Idee come queste : ” Dateci penne oppure i terroristi metteranno in mano alla mia generazione le armi “. La sua storia è qui.
 

Italia, dov’è finita la protesta?

di Donatella Della Porta *

Di fronte alle dure politiche di austerity che, già da tempo ma oggi con maggiore vigore, colpiscono ampie fasce di popolazione (“nove su dieci”, dimostra Mario Pianta), una delle domande spesso rivolte agli studiosi di movimenti sociali (così come ai loro attivisti) è: perché a fronte di una sfida così grande, la mobilitazione si mantiene limitata? Perché – diversamente da Spagna, Grecia e Stati Uniti, ma anche dall’Islanda prima di loro – c’è apparentemente così poca protesta?

 

Le biciclette fantasma di Berlino

  “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza” disse una volta H. G. Wells, il grandissimo scrittore britannico autore di libri come La macchina del tempo e L’uomo invisibile. Ed è così, la bicicletta è il mezzo di locomozione che più di ogni altro ormai indica il grado di civiltà di una società: zero inquinamento per l’ambiente e salute e senso di libertà (che serve per la mente) per chi ci sale sopra. Del resto, come scrisse Didier Tronchet, in Piccolo trattato di ciclosofia, “nessuna invasione è stata fatta in bicicletta”.

Comunicato politico numero cinquantuno

di Beppe Grillo

 Il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni politiche qualunque sia la legge elettorale.

Non ci sarà alcuna alleanza con i partiti. I candidati saranno votati in Rete che rimarrà centrale durante il mandato elettorale sia come supporto agli eletti che come garanzia del rispetto del programma. Non dico nulla di nuovo, ma è opportuno ribadirlo. Le elezioni si possono vincere o perdere, in realtà in Italia si pareggiano da sempre, sono elezioni truccate. Vincono tutti, si spartiscono rimborsi elettorali, testate giornalistiche, canali televisivi, banche, concessionari. Tutto.

Cosa fare per evitare un'onda di pensionate povere

 di Anna Soru *

 

Redditi bassi, carriere discontinue, periodi di maternità non coperti. Le donne sono le prime vittime delle riforme sulle pensioni. Alla parificazione dell'età si è arrivati senza i correttivi necessari. Se ne possono proporre diversi, a partire dai contributi figurativi per ogni figlio La parificazione dell’età pensionabile tra donne e uomini è (quasi) raggiunta. Da anni era nell’aria, ma non c’è mai stata una vera discussione preparatoria, neppure in seguito all’innalzamento dell’età pensionabile nel pubblico impiego, anche a causa della totale contrarietà del sindacato. E così ci siamo arrivati nel modo peggiore,