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Yahoo sotto ricatto: «O i dati o la multa»

di  Chiara Cruciati * 

Stati Uniti. Nel 2007 la compagnia fu costretta dalla Nsa e dalla guerra al terrore a dare informazioni sui propri utenti dietro la minaccia di una pena pecuniaria di 250mila dollari al giorno
Una multa di 250mila dol­lari al giorno: que­sta la sala­tis­sima pena a cui Washing­ton voleva con­dan­nare il gigante di inter­net Yahoo per essersi rifiu­tato di for­nire infor­ma­zioni sulle comu­ni­ca­zione tra gli utenti.

Il caso risale al 2007, quando alle com­pa­gnie web fu ordi­nato di for­nire dati infor­ma­tici sen­si­bili sugli scambi tra utenti, ma l’apertura del pro­cesso – svolto in gran segreto – è venuta alla luce sol­tanto ieri, dopo che il giu­dice fede­rale ha dese­cre­tato parte degli atti.
 

Banda larga e fibra ottica, “l’alta velocità” che manca all’Italia

 di Eleonora Bianchini *

Se il Tav Torino-Lione costa all'Italia tra i 15 e e i 20 miliardi di euro, secondo il Ministero dello Sviluppo ne servono altrettanti (15) per collegare il "100% dei cittadini a 30 Mbps". In Corea e Giappone viaggiano tutti a banda ultralarga, che nel Belpaese copre solo il 10% del territorio. Ma può valere fino al 3% del Pil
 
Punti di Pil perduti, risparmi e posti di lavoro mancati. La fibra ottica o banda ultralarga (che viaggia a 100 megabit per secondo – Mbps, velocità superiore rispetto alla banda larga, definita tra i 2 e i 20 Mbps) non significa soltanto connessione a Internet ma prospettive di ricavi e di occupazione, specie in tempi di crisi. La sua diffusione, secondo la Commissaria europea per l’Agenda digitale Neelie Kroes, potrebbe valere un aumento dall’1 all’1,5% del Pil. Ancora più significative le stime elaborate dall’osservatorio “I costi del non fare” di Andrea Gilardoni della Bocconi di Milano, secondo cui la fibra ottica vale ogni anno fino al 2030 il 3% del Pil. Eppure per l’Italia rischia di essere un’occasione persa. Analfabetismo digitale e scarsa conoscenza delle potenzialità di Internet, da parte di aziende e utenti privati, generano il circolo vizioso per cui la banda ultralarga in Italia non decolla. Il costo è assimilabile a quello di una ‘grande opera’.
 
Se il Tav Torino-Lione costa all’Italia tra i 15 e e i 20 miliardi di euro ne servono altrettanti (15) secondo l’Agenda digitale del Ministero dello Sviluppo per collegare il 100% dei cittadini a 30 Mbps e il 50% a 100 Mbps, come prevede l’Agenda digitale Europea. A investire sul piano della ultrabroadband il governo italiano (che ha ricevuto fondi europei per 440 milioni di euro) e i Fondi italiani per le infrastrutture F2i Tlc-Metroweb (partecipato da Cassa Depositi e Prestiti) che ha annunciato un piano da 4,5 miliardi di euro nei prossimi anni per coprire le 30 città maggiori. E poi gli operatori privati: 10 miliardi di euro (di cui 4 già investiti) per le reti di nuova generazione mobile e 500 milioni di Telecom per la banda larga. Il totale potrebbe coprire il costo dei 20 miliardi. Purtroppo però gli operatori, ad eccezione dello Stato, lavorano tra loro in sovrapposizione in zone in cui c’è già mercato, quindi implementano il servizio solo dove sono certi del ritorno degli investimenti.
Ragione per cui il presidente di Telecom Franco Bernabè ha specificato che non ci sarà alcuna accelerazione per la fibra ottica dato che “le indicazioni dell’Unione europea sono soltanto programmatiche”. L’ex monopolista prosegue nel suo piano di portare Internet ultraveloce in 99 città entro il 2014, che nel 2018 diventeranno 250, ma la velocità nelle case degli utenti potrebbe non superare i 50 Mbps. A Telecom si aggiunge il piano di F2i-Metroweb che intende portare la fibra a 100Mbps effettivi in 30 città.
 

Partito Pirata, il movimento underground che cambia la politica

 di Ubaldo Villani-Lubelli *


C’è un partito che è destinato a cambiare la politica europea: il Partito Pirata. Non lasciatevi ingannare dal nome. E’ un partito moderno e vero. Non si tratta di un gruppo di strane persone allo sbaraglio o di hacker in lotta contro il mondo intero. Sono ben organizzati a livello nazionale in ben cinquanta paesi ed anche in Italia. Il loro motto è semplice, diretto ed efficace: “condividi, ama, crea. Diffondi idee, conoscenze, culture, economie nuove, abbraccia questo presente complesso e fallo diventare migliore”.

LA VIRTU' DELL'INDIFFERENZA CIVILE

dal blog di Beppe Grillo

Il primo problema del Parlamento italiano è la Rete. Da anni vengono sfornati leggi, decreti, progetti, emendamenti per bloccarla. L'accanimento con cui Pdl e Pdmenoelle si occupano di Internet è impressionante. Nell'agenda dei problemi del Paese è prioritaria. L'ultimo attacco alla libertà di informazione e alla Rete è l'obbligo di rettifica nei siti entro 48 ore. I blog vengono equiparati ai giornali con multe di 12.000 euro per infrazione. Tutti i blog sono a rischio chiusura.Altre volte il blog ha lanciato campagne contro la legge Levi/Prodi o contro la legge D'Alia con successo. Questa volta mi rifiuto. Approvino le leggi che vogliono.

CAOS E CYBERCULTURA

Caos e Cibercultura, presenta una visione, attraverso gli occhi di Timothy Leary, dell'emergere di un nuovo umanesimo che pone l'accento sul mettere in discussione l'autorita', sul pensiero indipendente, sulla creativita' individuale e sul potere che le persone hanno acquisito tramite i computer e altre tecnologie. L'opera piu' importante di Leary dopo gli anni '60.

MINACCIATA LA LIBERTA' SUL WEB

di Paul Joseph Watson, Alex Jones & Steve Watson

sintesi e traduzione Cristina Bassi

"Gli appelli per introdurre un sistema basato su licenza al fine di "mantenere l'ordine" in internet su richiesta del potente ente ONU, rappresentano l'ultimo pretesto in una lunga battaglia per ammazzare la libertà di parola sul web e porre fine ad una potente democrazia digitale, che ha devastato l'ordine del giorno della "carbon tax" dell'ONU (dopo lo scandalo del climate gate, che è venuto alla luce).

 

UN SITO PER PETIZIONI SU TEMATICHE AMBIENTALI

Grazie ad un progetto dell’Ansa e di Legambiente, cofinanziato dalla Commissione Europea, i cittadini italiani potranno avere uno spazio virtuale per promuovere e sottoscrivere petizioni sulle principali tematiche ambientali. Si tratta di un portale internet in quattro lingue (il progetto è Europeo) http://www.ep-empower.eu

CYBER-GUERRA FREDDA

Le polemiche tra Washington e Pechino dopo il caso Google sono solo la punta dell'iceberg. Il giorno dopo la clamorosa denuncia pubblica di Google, che ha accusato il governo cinese di aver condotto un massiccio cyber-attacco contro gli account Gmail di dissidenti cinesi

IN RETE GLI OSTELLI SOSTENIBILI

Su www.hostelsclub.com vengono segnalati una serie di ostelli europei 'sostenibili', dove scegliere le prossime vacanze ecofriendly, nel rispetto del pianeta e dei protocolli di salvaguardia ambientale. Queste strutture hanno deciso di abbinare al divertimento e ai prezzi bassi una forte attenzione alla natura. In Italia, a Milano, lo storico ostello Piero Rotta ha deciso di convertire la struttura a impatto zero.

RESTRIZIONI ALLA RETE IN EUROPA

Molti governi, Francia e Spagna in testa, restringono le libertà dei navigatori. Ma è pronto un piano più ampio che mette d’accordo tutti i Paesi: l’Acta. Per scongiurarlo si muovono i Radicali in Italia e Google negli Usa La rete si stringe intorno al mondo. Nei giorni in cui il braccio di ferro tra Cina e Google è diventata notizia da prima pagina