Verrà esportato il disastro Epr. Il “nucleare a buon mercato” non esiste. Accordo capestro tra Edf e governo britannico.
I no-nuke: «Sovvenzioni vergognose che pagheranno i contribuenti».
Il governo britannico e la multinazionale nucleare statale francese Edf hanno deciso di costruire la prima nuova centrale nucleare del Regno Unito ad Hinkley Point nel sud-ovest dell’Inghilterra, presentandola come «Parte del continuo impegno del governo britannico per ridurre le emissioni di carbonio a metà dalla metà degli anni 2020». Per questo il governo dei conservatori e degli ex-no-nuke liberaldemocratici prevede di rinnovare alcuni dei suoi vecchi impianti nucleari esistenti e di costruire nuovi reattori in sostituzione di quelli più obsoleti.
Dell’affare fanno parte anche due società statali cinesi, Cgnpc e Cnnc, con una quota del 30-40%. Ad Edf andrà il 45 – 50%, mentre l’altr gigante nucleare francese avrà una quota del 10%. Sono in corso contatti anche con altre imprese che alla fine potrebbero avere fino a 15%. Secondo Energy Price, «Il via libera é arrivato dopo mesi di dispute, con i ministri che hanno dovuto affrontano le critiche dopo il disastro nucleare di Fukushima nel 2011. Il governo e la francese Edf Energy hanno approvato un “prezzo di esercizio” – il tasso garantito pagato per l’elettricità prodotta, fino a 92,50 sterline per megawatt-ora di elettricità per 35 anni, più del doppio del tasso corrente di mercato.