popoli nativi

Gli indios tra la minaccia dell’oro e quella dei guerriglieri: in Venezuela si stringe la morsa

 «In tutti i Paesi del bacino amazzonico si fanno discorsi ambientalisti, però tutti si incontrano con le multinazionali per fare strade, miniere o sfruttare le foreste»: è l’impietosa analisi che Gregorio Díaz Mirabal, un indio curripaco che vive nel sud del Venezuela, fa in un’intervista rilasciata ad Humberto Márquez, corrispondente del venezuelano Ips, e pubblicata su Tierramérica.

Nel Venezuela del socialismo bolivariano le cose non si mettono bene per le popolazioni autoctone. Díaz Mirabal, coordinatore dell’Organización Regional de Pueblos Indígenas del Amazonas (Orpia), che riunisce 17 delle 20 etnie dello Stato venezuelano dell’Amazonas, spiega che «In questo paese ci sono più di 50 norme che favoriscono i diritti degli indigeni, però è difficile attuarle e le per le decisioni sui nostri problemi ci si consulta principalmente con gli indigeni che hanno incarichi nel governo»,

Le ultime foto di una tribù "isolata" dell'Amazzonia

   Le immagini aeree di una delle poche popolazioni ancora non contattate di indios brasiliani al confine con il Perù mostrano l'ottimo stato di salute del gruppo. Ma la deforestazione incalza

http://www.survival.it/film/tribuisolata

di Sabrina Valle 

Una tribù mai contattata

Nello stato brasiliano di Acre, alcuni indios puntano archi e frecce verso il velivolo da cui vengono scattate le foto che rivelano, secondo gli esperti, il buon stato di salute in cui versa questa tribù amazzonica.
 

Panama, vittoria di indios ed ambientalisti: abrogata la legge sulle miniere a cielo aperto

    Il presidente di Panama ha promesso che annullerà la legge numero 8 che modificava in peggio una serie di norme riguardanti l'industria mineraria.
Secondo il giornale online "Hora Cero" il presidente Ricardo Martinelli, ha annunciato che il governo abrogherà «Una legge mineraria che migliaia di indigeni hanno repinto durante le ultime settimane con proteste in strada e blocchi stradali nelle province di Chiriquí e Veraguas».

LA GUERRA NEL CUORE DELL'INDIA

di Arundhati Roy

Con il pretesto dello sviluppo, il governo indiano sta cedendo alla grande industria le risorse minerarie del paese. Ma per giustificare l’esproprio delle terre ha bisogno di un nemico. Così ha scelto i maoisti
Le colline dell’Orissa meridionale, con le loro cime piatte, erano la terra dei dongria kondh molto tempo prima che esistesse un paese chiamato India. Le colline proteggevano i kondh e i kondh proteggevano le colline. 

APPELLO DEI POPOLI INDIGENI A JAMES CAMERON

 L'annuncio a James Cameron pubblicato oggi 8 febbraio sulla rivista cinematografica Survival International, l’organizzazione che difende i diritti dei popoli indigeni, ha rivolto un appello al regista del film Avatar, James Cameron, a nome della tribù dei Dongria Kondh dell’India. Lo ha fatto con un annuncio pubblicato oggi, 8 febbraio, su Variety, la rivista dell’industria cinematografica.

 

PROFEZIA DI UN PELLEROSSA

Quando ci avete incontrato la prima volta ci avete detto che dovevamo pregare il vostro Dio. Noi non riuscivamo a comprendere la vostra richiesta. Il vostro Dio non potrà mai essere il nostro. Vi è troppa differenza tra noi. Noi uccidiamo gli animali che ci servono e li mangiamo tutti. Voi uccidete senza motivo e abbandonate i corpi degli animali che avete abbattuto. Voi tagliate intere foreste e noi usiamo solo i rami caduti e gli alberi morti e abbiamo rispetto per ogni ago di pino.

 

"AVATAR E' REALTA' " DICONO I POPOLI INDIGENI

La fama del film Avatar ha raggiunto anche le terre dei popoli indigeni del mondo che nei giorni scorsi hanno deciso di scuotere il suo pubblico sottolineando che il film racconta la vera storia delle loro vere vite, qui ed oggi, sulla Terra. Jumanda Gakelebone, un Boscimane del Kalahari, ha aggiunto: “ Noi, i Boscimani, siamo i primi abitanti dell’Africa meridionale, ma ci è stato negato il diritto alla nostra terra.

BRASILE, RIPRENDE LA CACCIA AGLI INDIOS

Osmair Martins Ximenes, indigeno Guarani del Brasile meridionale, è l'ultima vittima del conflitto tra allevatori e Indios in Brasile.Altri due membri della sua comunità, Kuretê Lopez e Ortiz Lopez, sono stati uccisi nel 2007 da sicari assolti dagli allevatori, nel tentativo di occupare le loro terre ancestrali.