economia

Suggerimenti per un programma di politica fiscale

                                                                                                              di Guido Ortona *

 

1. Reddito e ricchezza. Ricordo che il reddito è quanto un tale guadagna periodicamente, per esempio lo stipendio. La ricchezza è il valore delle cose che un tale possiede, per esempio una casa o delle azioni. Ci sono delle intersezioni: il conto in banca fa parte della ricchezza, ma comprende anche lo stipendio che si è appena ricevuto, se versato in banca, e che viene consumato nel corso di un mese; un quadro o delle monete d'oro o un SUV fanno parte della ricchezza o meno a seconda di come vengono classificati nella normativa in vigore.

2. Ricchezza mobiliare e immobiliare. La ricchezza a sua volta si divide in due:

Aristotele, lezione di economia

   di Federica Martiny *

 

La BCE scopre Aristotele come padre dell’economia, ma per il filosofo le ricchezze non possono essere accumulate senza fine e l’obiettivo è la “vita buona” Lo scorso 15 novembre a Budapest, Benoît Cœuré, uno dei membri dell'Executive Board della Banca Centrale Europea, ha iniziato la sua introduzione al convegno su costi ed efficienza nei sistemi di pagamento al dettaglio citando Aristotele, in quanto è stato colui che per primo ha teorizzato le tre funzioni della moneta: riserva di valore, unità di conto e mezzo di scambio.

La citazione era funzionale a concettualizzare il mandato e l’opera della BCE nell’attuale situazione di crisi. In un momento come questo, tuttavia, sarebbe stato più utile ricordare cosa scrisse Aristotele sull’economia. Aristotele è stato il primo a essersi chiesto a che cosa serve l’economia: «Che l’oiconomia, (l’amministrazione della casa e delle proprietà) e la crematistica (l'arte di accumulare ricchezze) non siano identiche è chiaro: infatti all’una spetta procurare i beni, all’altra usarli», scrive il filosofo nel I libro della Politica e più avanti specifica: «Una sola specie di acquisto è una parte naturale dell’economia: quella che si deve praticare per raccogliere i mezzi necessari alla vita e utili alla comunità politica e familiare.

Campi da golp e quarto polo

By ilsimplicissimus *

Qualcuno si stupisce che il “tecnico” si stia preparando il proprio partito da Palazzo Chigi (e che partito: con Casini e Montezemolo si è assicurato il meglio sulla piazza). Ma io non ne sono affatto sorpreso: la tecnica e l’economia in questo anno sono stati solo un pretesto o un fil di fumo mediatico per imporre una politica. Dal punto di vista della tecnica Monti e la sua squadra hanno fatto pena e ci sono numeri inequivocabili a testimoniarlo:

Ma quali primarie! I vecchi tic della sinistra ci condanneranno al Montismo

      di Fausto Bertinotti *

Curioso omettere Monti dal documento per le primarie Le elezioni si avvicinano e con il voto riaffiorano, nella sinistra, appena riverniciati, i suoi vizi più antichi. Siccome sembra aver ereditato dalla sua storia, non le virtù, ma soltanto i vizi, questi stessi diventano come dei tic così grandi da prendere il posto della fisionomia intera del suo protagonista. Si comincia, va da sé, dalla demonizzazione della sconfitta. Dato lo schieramento elettorale che il centro sinistra (o progressista che sia) si dà e la sua piattaforma di massima, chi lo critica lo fa perché innamorato della sconfitta.

Benvenuta Tobin tax

 di Daniele Biella *

L'Italia sceglie, con altri dieci Stati Ue, l'introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie di cui si parla da 40 anni. "Un'ottima notizia, anche per la cooperazione internazionale", indica l'esperto Leonardo Becchetti Ben 40 anni dopo, la svolta: la Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie introdotta nel lontano 1972 dallo statunitense James Tobin (che nel 1981 vinse il premio Nobel per l'economia), approda in Italia. Attraverso l'Europa: è di oggi la decisione del governo Monti di aderire al cartello di undici nazioni europeee che introdurrà il nuovo strumento nei propri mercati. "Apprezziamo la decisione del presidente del Consiglio, che frena la speculazione e tutela i risparmiatori", afferma a stretto giro l'associazione di consumatori Adiconsum.

Quando meno significa meglio

  di Maurizio Pallante *

"La crescita è la causa della crisi che stiamo vivendo e quindi non può essere la soluzione, perché non si può pensare di risolvere un problema rafforzando le cause che lo producono. Se si produce sempre di più aumenta l’offerta di merci; se le persone che sono inserite nei processi produttivi sono sempre di meno diminuisce la domanda di merci, perché diminuisce il reddito con cui possono comprare le cose che vengono prodotte.”

Chi costruisce non paga l'Iva, i tecnici non calcolano l'ambiente

   Uno "straordinario motore per la crescita". Lo annuncia il ministero di Corrado Passera per illustrare il decreto Sviluppo che oggi andrà in scena al Consiglio dei ministri. Qual è l'ideona? Sempre la stessa: mani libere ai costruttori. Non si pag herà l'Iva per costruire "le grandi opere infrastrutturali". Confindustria va in sollucchero.

Qualche legislatura fa, un estroso presidente del Consiglio, per convincere gli italiani (e Confindustria e le banche) che con lui era arrivato il momento della crescita, si faceva invitare in televisione e con un pennarello in mano cominciava a tracciare sgorbi su una lavagna, erano ponti, autostrade, tangenziali, gallerie. Le mitiche infrastrutture. Colate di cemento su uno dei territori più devastati d'Europa.
 

Quanto poco si sa dei mercati finanziari

di Giovanni Chiambretto *

1      Siamo abituati a pensare che le attività finanziarie si possano ricondurre alla compravendita di azioni e di obbligazioni statali o private ed al cambio di valute. Storicamente è da almeno 2 secoli che queste contrattazioni si svolgono presso delle borse appositamente costituite che funzionano secondo regole precise, con la pubblicità dei quantitativi e dei prezzi e sottoposte ad attività di controllo (attualmente in Italia La CONSOB). La centralizzazione e la pubblicità hanno la funzione di garantire la trasparenza del mercato, mentre i controlli hanno la funzione di garantire la certezza degli scambi e dei pagamenti e la consistenza effettiva delle società che sono quotate (pur con degli scivoloni, questa struttura ha dimostrato, perlomeno, di avere della buona volontà).

2    Negli ultimi 20 anni  però molte cose sono cambiate. Si è cominciato con le operazioni a termine.

Bersani e Vendola aggiornate il calendario

di Giorgio Cremaschi *

 

Nel disinteresse generale il parlamento ha approvato il fiscal compact. E questo disinteresse, costruito dalla disinformazione di regime, è l’ultimo segnale del disfacimento della nostra democrazia. In tutta Europa di Europa si discute e sull’ Europa ci si divide. In Irlanda si è fatto un referendum. Da noi una Camera quasi vuota e con l’assenza dei principali leaders, approva il più brutale e vasto servaggio economico della storia repubblicana.

Abbattere il debito pubblico con l'eolico ed il fotovoltaico

di Roberto Bosio *


Una proposta provocatoria dall'Olanda per abbattere il debito sovrano dei paesi sotto attacco della speculazione

L'attacco della speculazione ai debiti sovrani europei non sembra mai aver fine. La risposta che hanno messo in campo i governi nazionali si è spesso rivelata insufficiente, perché i tagli alla spesa pubblica hanno un effetto depressivo sull'economia, e quindi rischiano di produrre domani nuovi tagli, nuova depressione, in una spirale che si autoalimenta e che rischia di essere senza fine... C'è bisogno di immaginare nuove idee per uscire da questa impasse.