salute & sanità

Barack vince a sinistra e a destra

Obamacare. Sì della Corte suprema alla riforma sanitaria. E via libera del Congresso sul Tpp

(Luca Celada da il manifesto )
 
In una delle deci­sioni più attese dell’anno la corte suprema degli Stati uniti ha dichia­rato legale le sov­ven­zioni fede­rali alla sanità pub­blica e sal­vato la riforma sani­ta­ria imple­men­tata cin­que anni fa da Barack Obama.
 
Con un voto di 6 a 3 i giu­dici hanno rite­nuto legali i fondi fede­rali elar­giti ai sin­goli stati per sov­ven­zio­nare l’acquisto di assi­cu­ra­zioni medi­che da parte di fami­glie disa­giate. Il pro­gramma era stato denun­ciato come un’ingerenza inde­bita di Washing­ton nelle ammi­ni­stra­zioni dei sin­goli stati e pur di boi­cot­tarlo molti gover­na­tori repub­bli­cani di stati con­ser­va­tori hanno rifiu­tato i fondi offerti dal governo.
 

Aids, le colpe della politica: 11 infettati al giorno, ma la prevenzione non si fa più

 

Oltre 100mila sieropositivi, 4mila in più ogni anno. Dai ministri della sanità degli ultimi anni ai sindaci, sono molti i corresponsabili. Da anni non si fa alcuna campagna di prevenzione, le Asl hanno bloccato i progetti e la distribuzione di preservativi a scuola è osteggiata dalla Chiesa

 

 
Il primo dicembre sembra ormai essere diventato una ricorrenza, ma non c’è alcuna vittoria da celebrare. Anzi se rimaniamo nell’immaginario bellico siamo nel bel mezzo di una sconfitta. Una pesante sconfitta che rischia di trasformarsi in una debacle. Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità in Italia vivono oltre 100.000 persone sieropositive, probabilmente circa 120.000; ogni anno se ne infettano circa 4.000, 11 al giorno. 95.000 persone sono seguite dalle strutture sanitarie e di queste circa 60.000 sono in terapia con antiretrovirali, con una spesa che oscilla, tra farmaci e diagnostica, dai 7.000 ai 12.000 euro/persona/anno. Una spesa in continuo aumento con il rischio che presto qualche regione dichiarerà di non poter più fornire gratuitamente le cure.
 

L’Espresso: “Big Pharma, il patto segreto che costa 600 milioni in più agli italiani”

 di Redazione Il Fatto Quotidiano

L’Autorità garante per la concorrenza ha svolto una lunga inchiesta su Roche e Novartis, rivelata dal settimanale. Le due hanno stipulato un accordo, basato su piani di disinformazione e sabotaggi di studi indipendenti, per favorire un farmaco costoso a scapito di uno low-cost, comunque efficace

Un accordo tra big pharma per favorire un farmaco carissimo a scapito di un altro low cost, comunque efficace. Un patto segreto siglato tra Roche e Novartis, solo in apparenza concorrenti, che è costato al Sistema sanitario nazionale, e dunque ai contribuenti italiani, 600 milioni di euro in più. A rivelarlo è l’Espresso, oggi in edicola, sulla base di una lunga inchiesta dell’Autorità garante per la concorrenza guidata da Giovanni Pitruzzella. Le due industrie “rivali” si sono mosse insieme per spingere il farmaco più costoso (1.400 euro) e gettare pessima luce su quello low cost (15 euro). 
Hanno condiviso strategie di mercato, mettendo a punto veri e propri piani di disinformazione, “sabotando” studi scientifici indipendenti, pagando medici e opinion leader per imporre il medicinale più caro. Il patto emerge da email e incontri fra le due big pharma, scoperte grazie ad un blitz effettuato lo scorso ottobre negli uffici delle due sedi italiane.
 

Ilva, coprire i parchi minerali si può: lo ha fatto la Hyundai Steel in Corea del Sud

di Eleonora Bianchini e Pierluigi Giordano Cardone *

Il Gruppo Riva e il ministro Clini spingono per il barrieramento, l'Arpa Puglia per la copertura. Beppe Grillo mostra su Facebook il caso virtuoso di un impianto siderurgico asiatico. Ilfattoquotidiano.it ha sottoposto il caso a esperti del settore, trovando conferme. Carlo Mapelli (Politecnico di Milano): "Soluzione tecnicamente interessante, ma non realizzabile a Taranto nel breve periodo"

 “Perché in Corea del Sud sì e a Taranto no?”. Mentre politica e tecnici battibeccano a distanza sulle tecniche di bonifica dell’Ilva, (con il governo che propende per la costruzione di una barriera e l’Arpa che spinge per la copertura delle zone a rischio), dal web arriva l’esempio virtuoso: in Corea del Sud c’è un impianto siderurgico che ha deciso di coprire con alcune cupole i propri parchi minerali. Costi? Elevati. Effetti? Al di là delle più rosee aspettative. Da qui l’interrogativo: perché non esportare la soluzione asiatica anche in Italia? Per gli esperti si può. Per l’azienda meno. Ecco perché.

Nube radioattiva e Iodio:la situazione ad oggi

          di Massimo Marino 

La nube radioattiva spostandosi dagli impianti nucleari di Fukushima in Giappone, ha impiegato più di due settimane per fare il giro completo del mondo ed ha raggiunto nei giorni scorsi l’Europa e quindi l’Italia ed  ha prodotto livelli minimi di iodio 131 rilevati dalla rete di sorveglianza dislocata su tutto il territorio nazionale smentendo qualche affrettata dichiarazione del Ministro cosiddetto competente, quello della Salute. 
L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) li ha  comunicati acquisendoli  dalle apparecchiature posizionate in Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte, Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Umbria valutando che i valori di iodio 131 sono infinitesimali, quindi «non significativi come rischio per la salute e non rilevanti dal punto di vista radiologico». Secondo il ministero della Salute con la pioggia le sostanze tossiche dell’aria si depositano su vegetali ed entrano nel ciclo del latte senza però costituire un rischio per il nostro Paese.

Ecologia della mente, non solo Bateson

Psichiatria e società : diciamone qualche  parola….

     di Ivana Nannini *

Pensando all’ecologia difficile dimenticare Gregory Bateson ( 1904-1980), personalità complessa, antropologo, sociologo, psicologo, studioso di cibernetica e compagno di vita della non certo  meno conosciuta Margaret Mead, antropologa.
Bateson  fu allievo di Radcliffe Brown, cioè erede del funzionalismo di cui Radcliffe era rappresentante insieme  a Malinowski, corrente  che si voleva ben distinta dalla scuola di Boas, cui invece Lévy Strauss sarà più legato.

I PERICOLI DEL CELLULARE

Il prof Angelo Levis (già ordinario di Mutagenesi presso l'Università di Padova e membro del Comitato Scientifico di ISDE) - è uno dei maggiori esperti sul tema, dibattuto e complesso, dei rischi connessi all'utilizzo di cellulari e cordless, A pochi giorni dalla comparsa sul sito dell' International Journal of Epidemiology dei dati più recenti dell'Interphone Study Group (studio che ha avuto grande eco in quanto, guarda caso, co-finanziato dalle principali industrie di telefonia mobile), il prof Levis scrive:

 

INQUINAMENTO E DEPURAZIONE

Nella storia passata, i nostri predecessori erano raramente esposti a tossine chimiche ma dovevano avere un forte sistema immunitario per sopravvivere ai microbi; da questo fatto forse la ragione di un nostro "innato", istintuale timore per i germi patogeni. La nostra memoria "storica" e istintuale, tuttavia, non ha archiviato dei files relativi a "mercurio, alluminio, fluoro, DDt, ormoni sintetici, radiottività etc etc etc.", ovvero i fattori "moderni".

PROVATA L'EFFICACIA DELLA VITAMINA C

"Il mio medico non crede alle vitamine." Da quando la medicina si basa sulle credenze? La letteratura medica ha praticamente ignorato 75 anni di rapporti medici e studi clinici e di laboratorio sul successo della terapia con grandi dosi di vitamina C. Per avere successo, le dosi devono essere grandi, spesso 1.000 volte o più della RDA (dose giornaliera raccomandata) o della DRI (ingestione giornaliera di riferimento).