
di Germana Carillo *
Detrazione fiscale libri. Da quest'anno sarà possibile detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi il 19% della spesa annuale fatta in libri, fino ad un massimo di 2mila euro (un massimo di 1000 euro per i libri scolastici e un massimo di 1000 per altri testi). L'iniziativa – valida per i prossimi 3 anni – rientra nel decreto Destinazione Italia, nel quale il governo ha inserito anche un pacchetto di misure mirate a favorire lo sviluppo delle imprese e a ridurre le spese delle famiglie. Evviva! Diremmo. Finalmente un punto a favore della cultura, un vantaggio per quello sparuto 43% di lettori italiani che dichiarano di aver acquistato almeno un libro in un anno (dati Istat).
Ma, c'è un ma. Innanzitutto il decreto deve ancora diventare legge. "Oltre a ciò – interviene il presidente dell'ALI, Associazione librai italiani, Alberto Galla – nel decreto si fa riferimento a un regolamento di chiarificazione e attuazione che deve essere emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che con il Ministero dell'Economia è il titolare di questo provvedimento. Non siamo dunque in grado, a oggi, di dire quali saranno le metodologie pratiche per poter godere di questa detrazione fiscale. Deve anche essere definito l'anno di detrazione dell'imposta, che presumo sia questo 2014 il governo parlava infatti di sostenere questa misura per i prossimi due anni, quindi il 2014 e il 2015". Scontrini. Inoltre, il decreto parlerebbe di un documento fiscalmente rilevante in cui sia visibile il codice identificativo del libro. Uno scontrino parlante, insomma, proprio come quello che già conosciamo con la spesa in farmacia.
* da greenme.it continua