trasporti

I soldi degli altri

Era solo un anno fa: Renzi inaugurando la Brebemi sottolineava come essa fosse “un’opera di eccellenza realizzata nei tempi previsti, che tiene conto dell’impatto ambientale, delle richieste territorio e fatta con soldi privati”.

Già allora, il primo ministro si era dimenticato di Pierluca Locatelli, l’imprenditore di Grumello al Piano rinviato a processo per traffico illecito di rifiuti nocivi. Non vedeva i chilometri di asfalto che per sempre hanno tagliato e rovinato la pianura, cambiato l’assetto delle comunità, modificato le geometrie dei territori. «L’unico scopo al quale fino a questo momento è servita la BreBeMi è stato per interrare rifiuti.
 

Autostrade, Bankitalia: “In 20 anni ricavi raddoppiati, ma investimenti al palo”

Il Servizio di struttura economica di via Nazionale ha calcolato che le concessionarie hanno visto i proventi salire dai 2,5 miliardi di euro nel 1993 agli oltre 6,5 miliardi nel 2012 grazie ad aumenti delle tariffe. Che non si sono però tradotti in interventi per migliorare la rete. E' la diretta conseguenza dei rinnovi senza gara e per tempi troppo lunghi

 

( da ilfattoquotidiano 11 giugno 2015 )

L’Italia è il Paese di Bengodi per le concessionarie autostradali. A dimostrarlo, numeri alla mano, nel corso di un’audizione in commissione Ambiente alla Camera è il capo del Servizio di struttura economica della Banca d’Italia, Paolo Sestito: “Negli ultimi venti anni – ha detto – i ricavi delle concessionarie sono più che raddoppiati, passando da 2,5 miliardi di euro nel 1993 a oltre 6,5 miliardi nel 2012.

Helsinki: Entro 10 anni niente auto

L'ambizioso piano della capitale finlandese

 A Helsinki le auto potrebbero scomparire entro 10 anni se l’ambizioso progetto della capitale finlandese andasse in porto. Lo scrive Wired in un articolo a firma di Simone Cosimi:

Come per magia, nel giro di dieci anni le macchine potrebbero sparire da Helsinki. Rimpiazzate da un’app. Già, perché mentre le metropoli di mezzo mondo ospitano scatenate contestazioni a Uber (e c’è pure chi se l’è vista brutta), nella capitale finlandese si sta disegnando un sistema di mobilità urbana che ruoterà intorno a un unico imperativo: far fuori le auto private dal contesto cittadino. Usatele al sabato per andare al mare o in campagna. Non altro“.
  

India: Nuova Delhi sull'orlo del collasso

80 milioni di auto e 1000 nuove immatricolazioni al giorno *


 
Inquinamento e traffico stanno portando New Delhi all'esplosione. Con 80 milioni di veicoli circolanti e mille nuove immatricolazioni ogni giorno, la rete stradale si sta rivelando completamente insufficiente nonostante la massiccia costruzione di sopraelevate degli ultimi anni

New Delhi, seconda metropoli più popolosa al mondo con 25 milioni di abitanti è sull'orlo del collasso per gli enormi problemi causati dal sovraffollamento in termini di inquinamento, trasporto urbano inadeguato, scarsità idrica e l'assenza di pianificazione urbanistica.
 

Oggi in aula si ratifica... mezzo trattato TAV

 Ricordate la vicenda del trattato Italia-Francia sulla costruzione della tratta TAV Torino-Lione? La ratifica del quale dovrebbe essere già esclusa in partenza, a causa della mancanza di alcuni elementi fondamentali per la sua validità (ad esempio l'aumento del traffico, che non è avvenuto). Ma il Governo ha fretta: il 20 Novembre c'è l'incontro con la Francia e occorre aver fatto i compitini per convincere i francesi a proseguire un'opera sulla quale hanno espresso concrete perplessità. In Italia s'ha da fare, per i soliti oscuri interessi, e quindi ci si dispone a tutto pur di forzare la mano alla Francia.

Ad esempio, a cedere la nostra sovranità ai cugini d'oltralpe: sulla tratta italiana vigerà, udite udite, la legge francese. Un treno extraterritoriale! E ciò torna assai comodo alle imprese italiche, perché i francesi non chiedono certificati antimafia: da loro non usa. Inoltre, si sta seguendo una prassi pazzesca per simulare di corsa l'approvazione del Trattato: se ne ratifica mezzo. Cioè si vota alla Camera, e si presenta poi ai francesi senza che sia passato al Senato. Una cosa inaudita e del tutto anticostituzionale.

TAV, ridiscutere si può e si deve

 appello al Capo dello Stato

 

di Luca Mercalli

 

Le affermazioni del ministro Alfano in visita al cantiere Tav in Valsusa a settembre suonano sinistre in questi giorni di memoria del Vajont: “Nessuno potrà fermare un’opera che è stata decisa da uno Stato sovrano (…) Lo Stato difende quest’opera, ne assicura la realizzazione, lo fa con tutta la forza dello Stato, perché il mestiere dello Stato è difendere i cittadini e le opere che ritiene strategiche come questa”.


Avessero le nostre istituzioni governative una storia specchiata in fatto di opere giudicate strategiche e poi costruite a regola d’arte e rivelatesi tali alla prova dei fatti, si potrebbe anche accettare questo principio d’autorità. Avessero, le italiche istituzioni, adoperato lo stesso zelo per la messa in sicurezza sismica e idrogeologica, la lotta al consumo di suolo, l’efficienza energetica, il riciclo dei rifiuti, ci si potrebbe fidare. Ma l’elenco dei fallimenti voluti e difesi da questo nostro Stato è senza fine. Nel miglior caso, come il G8 alla Maddalena, si sono buttati via soldi pubblici, seguono i danni ambientali, fino alla perdita di vite umane causata da caparbia testardaggine contro l’evidenza dei fatti, di cui il Vajont è l’apoteosi. E di nuovo, sul supertunnel ferroviario Torino-Lione, doppione di una linea esistente sottoutilizzata, lo Stato non accetta discussioni, assumendo d’imperio che la sua decisione sia quella giusta, affermando che la valutazione di merito è già stata fatta (ovviamente dando ragione a se stesso).

Trasporti in Italia, pessimo il giudizio degli italiani e peggio ancora il confronto con l'Europa

 Escono quasi contemporaneamente un sondaggio SWG sul giudizio che gli Italiani danno al TPL e uno studio della Fondazione Caracciolo sul confronto tra i trasporti in Italia e nel resto d'Europa: in entrambi i casi, il risultato è decisamente poco incoraggiante


L'istituto Swg ha effettuato un sondaggio, tra il primo e il 5 Luglio, su un campione di 1400 italiani sparsi nella penisola per chiedere la loro opinione sul trasporto pubblico locale. Le domande poste da Swg sono due: che giudizio hanno in generale i rispondenti dei trasporti pubblici della città in cui risiedono; cosa pensano della qualità dei trasporti pubblici e se questa è migliorata o peggiorata nel corso degli anni. Il giudizio degli intervistati, senza troppo stupore, pende sulla scarsa qualità. Il 47% percepisce una bassa qualità del trasporto pubblico (solo il 16% ha una percezione di buona qualità), con quote che divegono particolarmente rilevanti nel sud dove il 60% dei rispondenti percepisce il servizio pubblico come inefficiente. Mediamente, solo il 10% del campione ritiene che la qualità del trasporto pubblico è migliorata negli ultimi anni.

Qatar, a Impregilo maxi-commessa per una linea della metro di Doha

 Impregilo, alla guida di un consorzio di imprese con una quota del 41,25%, si è aggiudicata la gara promossa dalla Qatar Railways Company per la progettazione e realizzazione di una linea della metro di Doha.

Il progetto La «Red Line North» si svilupperà per circa 13 km con la costruzione di 7 stazioni sotterranee. Il nuovo progetto, insieme ad altre tre linee metropolitane, si inserisce nel sistema di mobilità infrastrutturale promosso dal Qatar nell'ambito del Piano Nazionale di Sviluppo per il 2030. Il valore totale del contratto ammonta a 1,7 miliardi di euro, di cui 630 milioni relativi alla progettazione e opere civili e 1,1 miliardi a opere propedeutiche, impianti elettromeccanici e opere architettoniche delle stazioni.

Pendolaria 2012: 2,9 milioni di cittadini di serie B. Blitz in 14 città per fermare i tagli dei treni

 

Legambiente: «Treni nuovi e più numerosi. 5 milioni di pendolari al 2020 per ridurre inquinamento e congestione» *


Oggi a Roma, Padova, Foligno, Pinerolo, Napoli, Viareggio, Lucca, Pistoia, Prato, Firenze, Bologna, Genova, Ancona e Caltagirone i volontari di Legambiente e i pendolari manifestano insieme al grido di "Fateci uscire dalla preistoria". 14 blitz nelle stazioni italiane per far capire al governo «La situazione di degrado in cui versa il trasporto pendolare: lo stato di abbandono di molte stazioni, la vetustà dei treni, la soppressione delle corse e persino di intere linee (12 in Piemonte!), i ritardi e il conseguente sovraffollamento, l'incertezza dei finanziamenti e del futuro di un settore che interessa quasi tre milioni di cittadini».

 

La Germania costruisce le auto, l’Italia le autostrade

di Paolo Pinzuti *

“Attacca il nemico quando è debole” questo è uno dei grandi insegnamenti di Sun Tzu e sembra essere la migliore chiave di lettura per interpretare l’annuncio di Volkswagen di voler varare un piano di investimenti triennale da ben 50 miliardi di euro per lo sviluppo di nuovi modelli e l’apertura di nuovi impianti produttivi principalmente al di fuori dell’Europa.I vertici della casa di Wolfsburg con questo colossale investimento hanno compiuto una mossa decisiva per sopravvivere alla crisi in corso, cercando di erodere quote di mercato dei diretti competitor che, così, rischiano di ritrovarsi fuori dai giochi.