di Carlo Petrini
Da più parti si comincia a parlare di una nuova visione della produzione del cibo, più virtuosa, perché sostenibile, che comprende sistemi produttivi locali come via per migliorare il nostro cibo sotto gli aspetti organolettico, ecologico e sociale. L’errore che molti commettono però è di pensare che questa visione non contempli le città, e ancor di più le metropoli.