Germania – Brema: la Merkel crolla, i Verdi al 23%

   Per la prima volta nella città- stato al voto anche i giovani dai 16 anni in su. Prima la Spd, secondi i Grünen, gli ecologisti tedeschi, la CDU diventa terzo partito.
La SPD del governatore Jens Boehrnsen, resta il  primo partito con il 38% confermando l’egemonia nella città-Stato che conserva da 66 anni , dall'instaurazione della democrazia dopo il '45. I Verdi volano dal 16,5% del 2007 al 22,5% e diventano quindi la seconda forza politica locale, sorpassando la CDU della Merkel che precipita al 20%. 

Peggio ancora  i liberali (FDP) del ministro degli Esteri Guido Westerwelle, alleati sempre più deboli di governo: scendono sotto il 5 % (2,9 %) , quindi non saranno più rappresentati nel Parlamento del piccolo Stato, mostrando una crisi che li potrebbe portare alla scomparsa nelle prossime elezioni politiche del 2013. La  Linke, la sinistra radicale composta da ex comunisti dell'est e transfughi da sinistra della SPD arriva al 6,5% ed entra nel parlamento regionale.
Brema è stata la culla dei Verdi, poiché fu il primo stato regionale ad accoglierli nel suo Parlamento nel 1979, un anno prima della nascita ufficiale del partito e con il voto del 22 maggio i Grünen si rivelano sempre più la nuova forza trainante e nella condizione, a livello nazionale, di poter scegliere con chi governare. In vista delle legislative del 2013, dopo il voto la  Merkel ha confermato di voler abbandonare il nucleare (indicando il 2022), ma ha respinto, per ora, l'idea di aprire ad eventuali alleanze con i Verdi.
Il test della piccola Brema (circa 550 mila elettori) era ritenuto interessante soprattutto perché per la prima volta i minorenni, dai 16 anni in su, sono stati chiamati a votare. L'idea era di avvicinare i giovani alla democrazia e risvegliare loro l'interesse nella politica. Città universitaria, sede di cantieri e antiche imprese portuali, importanti linee di montaggio Mercedes e altre grandi aziende, grande magnete turistico ma alta disoccupazione, Brema col “ voto dei ragazzini” ha reagito al governo federale quasi come con una versione soft della protesta spagnola, pur essendo lontana anni luce dalla Puerta del Sol di Madrid.  Esulta Karoline Linnert, la  candidata dei Verdi che aspettano i due appuntamenti elettorali previsti per settembre. Nel Mecklenburg-Vorpommern è ora al governo una Grande Coalizione formata da CDU ed SPD e la sfida avrà luogo il 4 settembre. Poi il voto di Berlino dove il 18 settembre si sfideranno la candidata dei Verdi, Renate Kuenast ed il sindaco-governatore uscente, il socialdemocratico Klaus Wowereit.

Secondo gli ultimi sondaggi i Verdi sarebbero al 28 %, la Spd al 26 %, la Cdu al 18 % e la Linke al 15 %. Mentre i liberali al 4 % resterebbero fuori. Segnali evidenti di insoddisfazione e malcontento, effetti del nucleare in Giappone,  nonostante la Merkel abbia in qualche modo  salvato il welfare tedesco e si sia tenuta fuori dall’intervento diretto in Libia. Qualcosa sta cambiando in Europa, lentamente un numero crescente di cittadini rifiuta l’estremismo della destra, ma anche le vecchie idee dello sviluppismo della sinistra e cerca una terza via, che gli ecologisti tedeschi sembrano in grado di proporre.

mm          23 maggio 2011