CAOS E CYBERCULTURA

Caos e Cibercultura, presenta una visione, attraverso gli occhi di Timothy Leary, dell'emergere di un nuovo umanesimo che pone l'accento sul mettere in discussione l'autorita', sul pensiero indipendente, sulla creativita' individuale e sul potere che le persone hanno acquisito tramite i computer e altre tecnologie. L'opera piu' importante di Leary dopo gli anni '60.

La Filosofia eterna del Caos

 

Da diverse migliaia di anni ormai, sembra evidente che la natura fondamentale dell'universo sia quella di una complessita' estrema e di un disordine inesplicabile; quella cosa misteriosa, intricata e magnifica generalmente nota come il Caos. I poetici Indu' credevano che l'universo fosse una danza sognante di illusioni (maya). I Buddisti, paradossali e psicologici, parlavano di un vuoto troppo complesso - forse mille miliardi di volte troppo complesso - perche' ne potesse afferrare il significato il sistema di elaborazione delle parole (o mente) umano, fermo al livello A-B-C-1-2-3. Lao-tzu, poeta e filosofo cinese, ci ricorda in modo quasi beffardo come il Tao cambi perpetuamente le proprie complessità alla velocita' della luce, elusivo e inaccessibile per le nostre dita che laboriosamente digitano caratteri sulle nostre tastiere alfanumeriche e ai nostri sistemi operativi mentali. Socrate, orgoglioso e autonomo democratico ateniese spiffero' il pericoloso segreto suo malgrado quando disse, "Il segreto dell'umana vita consiste nel conoscere se stessi." E' questa senz'altro la T-shirt piu' sovversiva sbandierata nel corso dei secoli dagli umanisti, e' l'autoadesivo piu' eclatante affisso sulle loro neuro-auto-mobili. Il pensiero individualista e' il peccato originale delle bibbie giudeo-cristiano-islamiche. Sabota i tentativi delle autorita' di mettere ordine nel Caos. La prima regola di ogni sistema di legge-e-ordine e' quella di trivializzare-demonizzare i pericolosi concetti del Se', degli Scopi individuali e del Sapere personale.

 

Pensare per se' e' eretico, tradimento, blasfemo. Solo i diavoli e i satana lo fanno. Il pensiero creativo, commesso ad alta voce, e' reato capitale. Per varie centinaia di dissenzienti protestanti questa fu dura realta' durante le Inquisizioni, per non parlare dei roghi di streghe organizzati dai Protestanti una volta arrivati alla stanza dei bottoni del reparto Controllo Caos. Tutto era molto semplice per i controllori di legge-e-ordine. Ci sono gli dei e le dee immortali lassu' nella comunita' elite di Viale Olimpo. Poi, ci siamo noialtri mortali privi di significato che lavoriamo quaggiu' nelle pianure dove gli affitti sono bassi. Il concetto dell'individuo dotato della capacita' di scegliere, e di identita', sembrava follia totale, l'incubo piu' assoluto non solo per i burocrati autoritari ma anche per i liberal dotati di senso comune. Il Caos va controllato! Il sistema standard per ammansire e per addomesticare l'impossibile complessita' che ci circonda consiste nell'inventare un po' di dei sullo stile della "fatina dei denti", piu' infantili sono e meglio e', e nell'imporre un po' di regole infantili: onora la madre e il padre, eccetera.

 

Le regole sono semplici e logiche. Ubbidisci passivamente. Preghi. Ti sacrifichi. Lavori. Credi. E poi, sia lodata la Noia, che non ci siano nozioni terrorizzanti di individui che vanno in giro in questo universo privo di significato e di ordine alla ricerca di un modo di creare per se' un se' individuale.

 

Ingegneria del caos

Forse i primi ingegneri del Caos furono i saggi Indu' che studiarono un modo di far funzionare il cervello denominato yoga. Furono i Buddisti a produrre uno dei grandi manuali pratici per operare con il cervello: Il libro tibetano dei Morti. I Taoisti cinesi hanno sviluppato l'insegnamento del lasciarsi andare con il flusso senza aggrapparsi a strutture di idee ma lasciandosi cambiare ed evolvere. Il messaggio fu: Siate calmi. Niente panico. Il Caos e' bene. Il Caos crea possibilita' infinite. La matta idea socratica del fai-da-te (FDT), che ha creato la democrazia moderna, era una versione ateniese, furba e sensata dello yoga di Induisti, Buddisti e Taoisti. E vi ricordate dove sono arrivati India, Tibet e Cina con queste scemenze? Know-where! L'idea piu' pericolosa e' quella folle e socratica, da megalomani, del SAPERE! che osa definire come pensatore il servo-essere umano. Impudenza oltraggiosa. Incoraggiare lo schiavo a diventare filosofo! Il servo della gleba che cerca di essere psicologo! Potenzialmente un saggio di yoga. Questa eresia precorre il motivo per cui in seguito gli evoluzionisti atei come Linneo e Darwin definirono la nostra specie di superscimpanze' come Femina (Homo) sapiens sapiens.

 

Il caos esterno

 

Per secoli esistette un tabù fanatico contro la comprensione scientifica. Per quale motivo? Per paura del Caos. I fatti riguardanti il nostro (apparentemente) insignificante ruolo nella danza galattica offendono i fanatici del controllo a tal punto che tentano, con tanta virilita', con tanta diligenza e serieta', di gestire il Caos, che vietano ogni tentativo intelligente di lanciare lo sguardo la' fuori e di comprendere la gloriosa complessita'. In un certo periodo, gli strumenti per l'alterazione della coscienza quali il microscopio e il telescopio erano criminalizzati per gli stessi identici motivi per i quali, in tempi successivi, vennero messe al bando le piante psichedeliche. Ci consentivano di scrutare pezzetti e zone del Caos. Galileo fini' in castigo e Giordano Bruno in fumo, per aver dimostrato che il sole non girava intorno alla Terra. I caosofobi religiosi e politici, per loro natura, vogliono un simpatico, ordinato e comodo universo che avvolga loro in un caldo abbraccio. Nel corso dell'ultimo secolo la scienza ha prodotto estensioni del sensorio umano che specificano il carattere realmente sbalorditivo delle realta' in cui abitiamo. L'astronomia stellare descrive la fantastica molteplicita' dell'universo. Cento miliardi di microscopici sistemi stellari nella nostra galassia; cento miliardi di galassie nel nostro microscopico universo.

 

Il caos interno

 

 Negli ultimi decenni del Secolo XX gli scienziati cominciarono a studiare la complessita' esistente all'interno del cervello umano. Che Caos! Si scopre cose' che il cervello altro non e' che una rete galattica composta da cento miliardi di neuroni, ciascuno dei quali e' un sistema informatico complesso quanto un computer molto grande, o mainframe. Ciascuno dei neuroni e' in collegamento con altri diecimila suoi simili; ognuno di noi e' dotato di un universo di neurocomplessita' che e' imperscrutabile per le nostre menti alfanumeriche. Questa potenza cerebrale e' allo stesso tempo il segno piu' umiliante della nostra ignoranza attuale ma, una volta che avremo cominciato a imparare a far funzionare il nostro cervello, anche la prospettiva piu' entusiasmante della nostra divinita'.

 

Umanesimo: il piano di gioco del navigatore

 

La teoria del Caos ci consente di apprezzare la nostra missione: comprendere, godere, celebrare il carattere gioioso dell'universo, compresi i paradossi totalmente pazzi esistenti all'interno del nostro cervello. L'attivazione del cosiddetto cervello destro elimina uno degli ultimi tabu' che si oppongono alla comprensione del Caos e fornisce alla filosofia dell'umanesimo una base scientifica pratica e immediata, che ci incoraggia a unirci ad altri per progettare insieme le nostre versioni personali del Caos. Negli ultimi mesi mi ha ossessionato l'estrema complessita' di ogni cosa. Non sappiamo chi, perche', dove, che cosa ne' quando noi siamo. Che spaventincubo! Siamo agenti speciali, ignoranti e alienati, inviati in missione senza ordini. La mia entusiasmante incomprensione del Gran Disordine, del Caos, e' naturalmente dovuta ai tre sintomi di senilita' che ho studiato con la dovuta diligenza:

1.La perdita della memoria a breve termine significa che ti dimentichi che cosa sta accadendo esattamente e di perche' sei qui.

2.L'aumento della memoria a lungo termine ti offre l'ambigua prospettiva delle soluzioni piu' strane che le nostre culture abbiano scoperto per spiegare il Mistero.

3.Temi di questo libro: progettare il caos e foggiare il disordine personale: Sugli schermi - Con strumenti cibernetici - In prospettive controculturali - Con sostanze chimiche informazionali (droghe del Caos) - Deliziandosi in ciberotica - Come artisti guerriglieri che esplorano le alternative di de-animazione - Facendo surf sulle onde della follia millennale per intravedere le gloriose selvagge impossibilita' e improbabilita' del secolo a venire. Godetevelo! E' nostro per giocare!

 

Cyberpersona

di Thimothy Leary

Gli individui sicuri di sé della razza Cyber sono stati chiamati mavericks, ronin, free-lancers, indipendenti, anticonformisti, strambi, combina guai, pazzoidi, visionari, iconoclasti, ribelli, sognatori a occhi aperti, solitari. Le organizzazioni religiose li hanno sempre chiamati eretici. I burocrati li chiamano dissidenti sovversivi, traditori o peggio. Ai vecchi tempi persino gente normale e di buon senso li chiamava pazzi. Durante le fasi tribali, feudali, industriali dell'evoluzione umana, i connotati logici per la sopravvivenza erano conformismo e affidabilità... Nella civiltà informativa - comunicativa del ventesimo secolo, la creatività e l'eccellenza mentale divengono la normale etica. Il mondo è diventato troppo dinamico, complesso e diversificato perché stabilità di pensiero e affidabilità di comportamento abbiano successo Oggi la "brava persona" è quella intelligente che può pensare di testa sua. La "persona problematica" nella società cibernetica del ventunesimo secolo è quella che obbedisce automaticamente, che non contraddice 1'autorità, che agisce per proteggere il suo stato ufficiale.

 

La parola Cyberpersona o Cybernauta ci riporta al senso originale di pilota e rimette in circolazione la persona autosufficiente. Le parole Cyberpersona, Cybernauta e il termine più pop Cyberpunk si riferiscono alla personalizzazione (e quindi popolarizzazione) di tecnologie del sapere e dell'informazione. Un pensare innovativo da parte dell'individuo... Individuo abile e pieno di risorse che ha accesso e manovra la tecnologia del sapere e della comunicazione verso i suoi fini privati. Per piacere personale, profitto o crescita. Tutti quelli che confezionano coraggiosamente e manovrano le idee laddove i pensieri non sono mai andati prima.

 

...Cyber significa pilota. Una Cyberpersona è una che pilota la sua vita. Per definizione, la Cyberpersona é affascinata dalle informazioni per naviganti - specialmente mappe, tracciati, etichette, guide, manuali, che aiutano a pilotarsi attraverso la vita. La Cyberpersona cerca continuamente teorie, modelli, paradigmi, metafore, immagini, icone che aiutano a tracciare e definire la realtà che abitiamo. Cybertech si riferisce agli strumenti, apparecchiature e metodologie del sapere e del comunicare. Linguistica, filosofia, semantica, semiotica, epistemologia pratica. Parole, icone, matite, torchi, schermi, tastiere, computer, dischetti.

 

Dopo le fasi larvali di sottomissione al potenziale genetico, lo stadio maturo del ciclo vitale umano è l'individuo che pensa di testa sua.

 

Fonte: Enciclopedia Olistica