Chi decide in Italia? Chi decide in Europa ?
di Giovanni Chiambretto *
terza parte: I Manifesti della Nuova Aristocrazia
1- Per comprendere chi decide
E' utile una ripassata su alcuni documenti della Loggia P2 e della Commissione Trilaterale. Troviamo sorprendenti coincidenze.
Ripetiamolo. Le Ur Lodges non sono un comando unificato che funziona come uno stato maggiore militare con chi ordina e chi ubbidisce, ma un ambito di confronto, mediazione, sintesi. Le diverse logge si aggregano e disaggregano su programmi e progetti. Lo scopo comunque è quello di condizionare e plasmare un ordine mondiale confacente all’ideologia ed agli interessi di questa nuova aristocrazia. Per rendersi conto che poche cose avvengono per caso, può essere utile ripassare alcuni punti del Piano di Rinascita Democratica di Gelli. Si tratta sicuramente di un work in progress dove i diversi punti sono stati sviluppati in maniera diseguale, segnale che quando la Procura di Milano lo fermò, l’elaborazione non era ancora stata organicamente sviluppata. C’era già, comunque un bel po’ d’arrosto. Segnalo, peraltro, che la seguente analisi ha carattere archeologico in quanto il documento risale a prima del ritrovamento delle liste a Castiglion Fibocchi che avvenne il 17 Marzo 1981 (quasi 34 anni fa). Infatti quello che era il progetto piduista si è poi sviluppato articolandosi in maniera differente da quanto previsto adeguandosi ai grandi cambiamenti globali nel frattempo intercorsi. Quello che è significativo è l’attenzione ad alcuni temi ed alcune soluzioni allora proposte che non hanno perso mordente dopo oltre 30 anni.
Qui di seguito alcune suggestive citazioni sparse dal documento. Il titolo è mio, l’estratto dal documento è in corsivo.
Controllo dei partiti …Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economico finanziario. La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo…………
Strutturare la rappresentazione della vita politica…Nei confronti del mondo politico occorre selezionare gli uomini – anzitutto – ai quali può essere affidato il compito di promuovere larivitalizzazione di ciascuna rispettiva parte politica…..usare gli strumenti finanziari stessi per l’immediata nascita di duemovimenti: l’uno, sulla sinistra (a cavallo fra PSI-PSDI-PRI-Liberali di sinistra e DC di sinistra), el’altro sulla destra (a cavallo fra DC conservatori, liberali, e democratici della Destra Nazionale). Talimovimenti dovrebbero essere fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici edesponenti della società civile in proporzione reciproca da 1 a 3 ove i primi rappresentino l’anello dicongiunzione con le attuali parti ed i secondi quello di collegamento con il mondo reale……..
( qui veniva prefigurato lo schema della rappresentazione pubblica della “politica”: due schieramenti fieramente contrapposti costituiti da soggetti implicitamente riconducibili ad un unico progetto di governance dello stato).
L’informazione ….Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l’impiego degli strumenti finanziari non può, in questafase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascunquotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell’altro. L’azione dovrà essere condotta a macchiad’olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l’ambiente.Ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di “simpatizzare” per gli esponenti politici come sopraprescelti ……
( qui abbiamo le condizioni per organizzare una esplicita e mirata sponsorizzazione dei politici prescelti per interpretare questa rappresentazione).
…….o coordinare molte TV via cavo con l’agenzia per la stampa locale; o dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit……
…..d) Altro punto chiave è l’immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da
controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese. E’ inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da contrapporre a Panorama, Espresso, Europeo sullaformula viva “Settimanale”……..
( quindi abolire il servizio pubblico RAI in quanto servizio pubblico e coordinare il mainstream mediatico su di un’unica lunghezza d’onda).
Normalizzare la Magistratura ….Per la Magistratura è da rilevare che esiste già una forza interna (la corrente di magistratura indipendente della Ass. Naz. Mag.) che raggruppa oltre il 40% dei magistrati italiani su posizioni moderate. E’ sufficiente stabilire un accordo sul piano morale e programmatico ed elaborare una intesa diretta a concreti aiuti materiali per poter contare su un prezioso strumento, già operativo nell’interno del corpo anche al fine di taluni rapidi aggiustamenti legislativi che riconducano la giustizia alla sua tradizionale funzione di elementi di equilibrio della società e non già di eversione.
( l’autonomia della Magistratura è sempre stato un punto dolente e non occorre riepilogare i ripetuti attacchi cui questa autonomia è stata sottoposta).
…Detti programmi possono essere esecutivi – occorrendo – con normativa d’urgenza (decreti legge)….
( come è noto oggi la normativa d’urgenza è ormai la regola).
Riforma della Costituzione e Legge elettorale …a3) Ordinamento del Parlamento. 0. ripartizione di fatto, di competenze fra le due Camere (funzione politica alla CD e funzioneeconomica al SR);
1. modifica (già in corso) dei rispettivi Regolamenti per ridare forza al principio del rapporto (Cost. art.
64) fra maggioranza-Governo da un lato, e opposizione, dall’altro, in luogo della attuale tendenza
assemblearistica; …….
I – modifica della Costituzione per stabilire che il Presidente del Consiglio è eletto dalla
Camera all’inizio di ogni legislatura e può essere rovesciato soltanto attraverso le elezioni
del successore;
V – riforma della legge comunale e provinciale per sopprimere le provincie e ridefinire i
compiti dei Comuni dettando nuove norme sui controlli finanziari;
……..a3) Ordinamento del Parlamento
I – nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo
il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza
di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250
il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina
presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex
funzionari e imprenditori pubblici – ex militari ecc.);
II – modifica della Costituzione per dare alla Camera preminenza politica (nomina del Primo
Ministro) ed alla Senato preponderanza economica (esame del bilancio);
III – stabilire norme per effettuare in uno stesso giorno ogni 4 anni le elezioni nazionali,
regionali e comunali (modifica costituzionale);
IV – stabilire che i decreti-legge sono inemendabili;……….
( anche questo lo stiamo vedendo in questi giorni ).
Sul Diritto di Sciopero …..b6) dare attuazione agli articoli 39 e 40 della Costituzione regolando la vita dei sindacati limitando ildiritto di sciopero nel senso di:
I – introdurre l’obbligo di preavviso dopo aver espedito il concordato;
II – escludere i servizi pubblici essenziali ( trasporti; dogane; ospedali e cliniche; imposte;
pubbliche amministrazioni in genere ) ovvero garantirne il corretto svolgimento;
III – limitare il diritto di sciopero alle causali economiche ed assicurare comunque la libertà
di lavoro;……..
( quasi tutto già fatto e molto altro in più ).
Come si vede si tratta di argomenti di stretta attualità anche oggi e qui troviamo la genesi sicura e la convincente spiegazione di alcune idee portanti che hanno attraversato il dibattito politico di questi anni. Snaturandone il senso spesso le si chiama Riforme. Ad esempio: perché dimezzare i parlamentari e mantenerne i privilegi anziché mantenere i parlamentari e togliere loro i privilegi? Semplice. E’ più facile controllarli. Sono meno ed hanno molto da perdere.
O ancora: perché abolire le provincie dal momento che abolisci solo il consiglio provinciale, mentre tutta la struttura funzionale (manutenzione delle strade, gestione dell’acqua, etc.) rimane, ma viene semplicemente passata ad altre istituzioni? Semplice. Riduci il fastidio per il cittadino di andare a votare. Salti le consultazioni per le provincie e, come si legge sopra, anche per il senato che diviene espressione delle regioni. Non mi dilungo. Chi volesse capire meglio, può approfondire qui:
http://www.misteriditalia.it/loggiap2/ilpiano/P2%28piano%29.pdf
2 - Azioni più in generale nel mondo
Il 31 Maggio 1975 fu presentata all’Assemblea Plenaria della Trilateral Commission a Kyoto, Giappone, la pubblicazione The Crisis of Democracy – Report on the Governability of Democracies to the Trilateral Commission a cura di Michel J. Crozier, Samuel P. Huntington e Joji Watanuki noti professori universitari, rispettivamente francese, statunitense e giapponese. Tutti e tre affiliati sia alla Ur-Lodge Edmund Burke sia alla Tree eyes. Per chi volesse cimentarsi nella lettura delle 227 pagine del testo senza ordinarlo alla New York University Press, può trovarlo qui.
http://www.trilateral.org/download/doc/crisis_of_democracy.pdf
La Commissione Trilaterale è una associazione paramassonica, non direttamente una Loggia. Come scritto nella precedente puntata, è un ambito aperto (anche se per cooptazione) a non massoni, dove si pubblicizza in forme accademiche e diplomatiche la sintesi di elaborazioni e progetti di alcune Ur-Lodges.
In questa sede ci basta citare pag. 161 laddove si accenna alle disfunzioni della democrazia.
1) Il perseguimento delle virtù democratiche di uguaglianza e di individualismo ha portato alla delegittimazione dell'autorità in generale e la perdita di fiducia nella leadership .
2) L'espansione democratica di partecipazione politica e di coinvolgimento ha creato un " sovraccarico" sul Governo e l'espansione squilibrata delle attività governative, esacerbando le tendenze inflazionistiche nell'economia .
3) La competizione politica essenziale per la democrazia si è intensificata, portando ad una disaggregazione degli interessi e il declino e frammentazione dei partiti politici .
4) La reattività del Governo democratico all'elettorato ed alle pressioni sociali incoraggia campanilismo nazionalistico nel modo in cui le società democratiche conducono le loro relazioni con l'estero
Il linguaggio è molto controllato, ma allude ad una ridefinizione necessaria del concetto di democrazia. In parole povere si sostiene che la democrazia comincia a non funzionare perché c’è troppa partecipazione e non si riesce a decidere come si dovrebbe. E’ un po’ l’origine di quel mantra che sentiamo tutti i giorni sulla “governabilità”. Quella scuola di pensiero per la quale è più importante decidere che partecipare per cui, nella declinazione italiana eliminiamo l’elezione delle provincie (che pure, per tutto il resto rimangono), eliminiamo l’elezione per il senato (che tanto è un doppione), riduciamo i deputati (così si alza la soglia per essere rappresentati), diamo un premio di maggioranza spropositato ed incostituzionale (che così una minoranza consistente è legittimata a prendere tutte le istituzioni senza riguardo alla rappresentanza di tutte le componenti della società). A volte singolarmente stravolgendo alcune ingenue parole d'ordine anticasta.
Vediamo quindi che è un discorso che viene da lontano ed ha coinvolto le strutture elettorali e costituzionali di numerosi stati europei. Per citarne alcuni Grecia, Ungheria ed ora Italia. Di pari passo si è assistito ad un crollo progressivo della partecipazione elettorale in tutta Europa, cosa questa auspicata negli ambienti di cui stiamo parlando. Ci troviamo di fronte ad una filosofia politica che ha tratto origine in alcune sedi massoniche sovranazionali che hanno avuto la forza di imporre un ferreo orientamento al mainstream mediatico, all’agenda parlamentare di diversi stati, al dibattito accademico.
La cosa che trovo stupefacente è che questi documenti, questi manifesti, a saperli leggere, già anni fa tratteggiavano un percorso che, con pochi adattamenti, si sono più o meno concretizzati nella realtà concreta ed hanno cominciato a provocare conseguenze serie nella nostra vita di tutti i giorni. Il folklore italiano è noto in tutto il mondo, ma ci siamo superati centrando nell’agenda politica pubblica nostrana, un’infinità di temi assolutamente marginali od, in certi casi addirittura inesistenti, mentre passavano cose enormi (es. adesione all’Euro o pareggio di bilancio in Costituzione) senza che nessun cittadino venisse interpellato. Ma mentre quanto sopra è ormai archeologia, queste enormità sono attualità cocente e sono da mettere in relazione ad un successivo livello di pianificazione del potere che parte da un patto chiamato “United Freemasons for Globalization” del Luglio 1981 su cui torneremo in un prossimo articolo.
Stupefacente comunque come alcuni indirizzi vengano da lontano e qualcuno abbia cominciato ad elaborare strategie quando ancora il pubblico non si rendeva conto delle implicazioni della caduta del muro di Berlino e del superamento della guerra fredda.
* GCT ( Lombardia )
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