Buon inizio d’anno ?

di Giovanni Chiambretto *

Sarà un anno pirotecnico e spettacolare, purtroppo. Vediamo i primi passi di questo 2015.

1)      Parigi. L’attenzione mondiale sull’attentato, la caccia ai terroristi, la Marche Repubblicaine.
Non sapremo mai cosa veramente è successo e perché. Sono tutti morti. Possiamo solo fare delle ipotesi per mettere insieme pezzi che sembrano non combaciare (la carta d’identità, la fuga nei boschi, la trattativa, la soluzione finale). Non ci eserciteremo nell’elaborazione di teorie o spiegazioni che, non disponendo di elementi certi, possono solo portare a spiegazioni insoddisfacenti e contestabili. Ci limiteremo a considerare gli esiti sociali e politici delle giornate di Parigi.
Premesso che la popolarità di Hollande è stimata positivamente dal 13% dell’elettorato francese (ed in tendenziale calo) è evidente che il futuro politico del presidente è ormai concluso ed in caduta libera i consensi al Partito Socialista. La capacità (e la volontà) di questa amministrazione di incidere nelle dinamiche europee, al di là delle parole, è ormai a zero. Il pallino è nelle mani della Merkel  e di Draghi.
Rimane, in prospettiva, il problema di come ricostruire un consenso all’establishment a fronte della irresistibile salita dell’estrema destra della Le Pen.
Forse in Francia, copieranno il modello Italiano. L’evoluzione del modello italiano è stato condizionato dal pericolo Grillo. Consiste nel passaggio da una finta contrapposizione fra un centrodestra ed un centrosinistra (che fingono di litigare sotto elezioni e che poi concordano tutti i provvedimenti legislativi e costituzionali più importanti) ad un modello direttamente consociativo che si sta strutturando già  in alleanze o in patti di desistenza anche elettorali a livello di provincie, regioni, comuni e perché no, forse in futuro, dopo l’imminente superamento dell’anomalia Berlusconi, potrebbe concretizzarsi anche in alleanze esplicite sul piano nazionale; come “necessità storica” a fronte del prevedibile peggioramento delle contingenze economiche e dell’imminente “confronto fra civiltà” (di cui i fatti di Parigi sono solo un assaggio) .
In Francia la retorica della “Republique” è l’ombrello sotto cui Domenica 11 Gennaio l’establishment si riunirà per la “Marche Repubblicaine”, prova generale di un accordo fra la componente di centrosinistra e di centrodestra dell’establishment a fronte del pericolo rappresentato dalla imminente seconda puntata dello “scontro di civiltà”. Cambiare la sceneggiatura affinché sempre gli stessi siano al potere.
A margine: su quasi 1.500.000 di mussulmani italiani in Siria sembra siano andati in 53. Vedo un problema di devianza marginale, semmai di polizia, non un problema di scontro di civiltà. Vogliono che perdiamo la testa su un problema che non c’è. Che c'è di meglio di uno scontro di Civiltà per restare a galla?

2)      Papa Francesco
Ascoltate con pazienza questo saluto alla curia romana del 22 Dicembre scorso. E' il famoso discorso delle malattie della Curia. Che magari da fastidio ad alcuni, anche fuori dalla Curia.
A stretto giro di posta la visita di Alì Agca alla tomba di Giovanni Paolo II. Una visita per portare fiori, ma anche un messaggio che chi di dovere si spera abbia compreso. E' bene stare vicini a questo Papa che potrebbe avere più nemici di quelli previsti.

3)      Istat
“Il rapporto deficit/Pil ha raggiunto nel terzo trimestre del 2014 il 3,5%, 0,2 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che nei primi tre trimestri il rapporto è stato pari al 3,7%, con un peggioramento di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.”
Il raggiungimento del limite del 3% richiesto dall’Europa si sta allontanando (come prevedibile). Se ne parla poco, ma è il segnale che nel 2015 l’esecutivo dovrà alzare le tasse. Ho detto l’esecutivo, non Renzi, perché è evidente che il ragazzo è a scadenza come lo yogurt.
La sua ultima chance è la riforma costituzionale e la legge elettorale. Se non riesce ad incatenarci e fregarci tutti adesso è finito, e verrà sostituito con chissà chi (non voglio pensarci).

4)      Congresso degli Stati Uniti
Adesso che la maggioranza è ai repubblicani, sono imminenti provvedimenti per completare la liberalizzazione delle attività bancarie che ancora residuavano dopo l’abolizione della legge Glass-Steagall introdotta da Roosevelt e cancellata da Clinton. Se andrà così si riapriranno sterminate praterie alla speculazione finanziaria. Vedremo come andrà a finire.

Non traggo conclusioni. Segnalo solo alcuni fatti. Ciascuno impari a trarle da solo.
Buon 2015

·       *   del Gruppo Cinque Terre ( Lombardia)