Paolo Becchi sbaglia quasi tutto

di Maurizio Di Gregorio

 

Paolo Becchi ha pubblicato sul blog di Grillo e sul Fatto quotidiano un articolo che a mio avviso manca totalmente di lucidità: esattamente al contrario di quanto viene da lui sostenuto la stampa e i telegiornali di regime sono letteralmente inebriati di felicità per la scelta compiuta verso Farage. Stanno solo aspettando che il fatto divenga definitivo.
 
L'indicazione di alleanza verso i Verdi Europei (che sono nonostante molti difetti assai diversi ed altro rispetto agli inconsistenti ed opportunisti verdi italiani) proveniva anche da intellettuali ed artisti assai vicini o direttamente impegnati nel M5Stelle. Da Marco Travaglio e Dario Fo, da Franco Imposimato, Andrea Scanzi, Fiorella Mannoia ed ancora tanti altri tra cui il Gruppo delle CinqueTerre e una ampia parte dei militanti aderenti e votanti del M5Stelle a cui è stata resa impossibile esprimere  la loro posizione; altro che democrazia o democrazia diretta!
Cosa sono diventati ora tutti costoro? Quinte colonne della casta e dei poteri multinazionali?
Da questa vicenda che io considero un clamoroso autogol che il M5Stelle si è inflitto da solo, anche i Verdi Europei non ne escono per niente bene anche se una reale apertura alla fine tramite Jose Bovè e Rebecca Warms sembra essersi  manifestata.
 
 
Essere comunità significa anche ascoltare ed accogliere gli altri della tua tribù e non imporre a tutti i costi la propria personale visione, che in quanto umana sarà sempre talvolta geniale, talvolta miserevole; altro che intelligenza collettiva ....
 
Affrontare le differenze e le contraddizioni tra il M5Stelle ed i Verdi Europei e riuscire ad imporre loro l'agenda 5Stelle è cosa senz'altro più difficile e importante che allearsi con il primo Farage di turno e scrivere veline di partito mascherate da articoli.