Arabia Saudita, donne tracciate elettronicamente: arriva un SMS al marito se la moglie vuole fuggire

      di Candido Romano *

Non possono guidare o viaggiare senza il consenso scritto del marito, da qualche giorno sono anche rintracciabili elettronicamente: è la condizione delle donne in Arabia Saudita. Nel paese arabo è entrato in vigore, infatti, un nuovo sistema che avverte il marito via SMS se la moglie attraversa il confine o se si reca presso un aeroporto internazionale per lasciare il paese.

A lanciare l'allarme è Manal al-Sherif, diventata un simbolo nella lotta per i diritti delle donne: ha sostenuto l'anno scorso una campagna per eliminare il divieto di guida per le donne, filmandosi alla guida di una macchina. Avvertita da una coppia, ha cominciato a diffondere la notizia del tracciamento elettronico tramite Twitter, come riporta Al Arabya. Insomma la condizione delle donne in Arabia Saudita si riduce sempre a qualcosa di molto simile alla schiavitù, in un Paese dal quale non possono allontanarsi senza il permesso del marito, che in questo caso viene allertato anche da un sms inviato direttamente dalle autorità per l'immigrazione che lo informa degli spostamenti della consorte.

Questo sistema di tracciamento elettronico è già criticatissimo sui social media, come riporta il Daily Star; molte persone hanno hanno aspramente contestato la decisione delle autorità di introdurre questo sistema di controllo: "Perché non aggiungete anche un braccialetto alla caviglie delle donne?", scrive Israa, mentre un altro utente è molto più diretto: "Perché non installate un microchip all'interno di vostra moglie per tracciare i suoi movimenti?". "Se avessi bisogno di sapere che mia moglie lascia l'Arabia Saudita tramite un SMS vorrebbe dire che ho sposato la donna sbagliata o che ho bisogno di uno psicologo", scrive Hishram. Ma che cosa ha provocato questo estremo metodo di controllo?


La stampa locale riporta che tutto è nato dalla fuga di una donna saudita in Svezia. L'Arabia Saudita è l'unico paese al mondo che non permette alle donne di guidare, anche se non c'è una legge specifica a sostegno di questo divieto. Le autorità applicano una estrema interpretazione della Sharia, la legge islamica: il divieto totale è partito dal 1990, quando 47 donne furono arrestate a causa di una manifestazione portata avanti nelle loro automobili.


 * da http://it.ibtimes.com/ - novembre 2012